Proloco Renate
Cosa facciamo
Le Pro Loco sono ormai divenute punto di riferimento insostituibile di moltissimi centri divenendo sempre più parte attiva della nostra splendida Italia, portando in dote un contributo di generosità ed operosità. Da pionieri dell’accoglienza e della promozione turistica di fine Ottocento, a protagonisti indiscussi della valorizzazione locale e del patrimonio immateriale (impegno riconosciuto dall’Unesco), le Pro Loco rappresentano ovunque in Italia le specificità di ogni luogo e valori che in questi centoquaranta anni di storia non sono mutati: passione, impegno e dedizione volti allo sviluppo, sostegno e promozione del nostro stupendo Paese.

Chi siamo
Siamo un’associazione senza scopo di lucro formate da volontari che si impegnano per la promozione del luogo, per la scoperta e la tutela delle tradizioni locali, per migliorare la qualità della vita di chi vi abita, per valorizzare i prodotti e le bellezze del territorio.
Renate
Renate (Renàa, in dialetto brianzolo]) è un comune della provincia di Monza e della Brianza in Lombardia. Il suo territorio risulta compreso tra i 281 e i 333 metri sul livello del mare. La superficie è di 2,88 km².
Parco agricolo La Valletta
Il parco ha una superficie totale di 837 ettari, dei quali 129 sul territorio di Renate. Il territorio del parco La Valletta si trova interposto tra due grandi aree protette quali il “Parco della Valle del Lambro”, di carattere fluviale, e il “Parco naturale di Montevecchia e della Valle del Curone”, di carattere agricolo-forestale.
Storia
L’origine del nome del paese viene, forse, da “Arenate” per la tipologia sabbiosa (rena) del terreno. Di fatto, il territorio si stende su un’area geologica prealpina di origine morenica: nella fascia che scende dalla maggiore catena montuosa delle Alpi, la zona di passaggio verso la grande pianura lombarda, Renate si colloca ai piedi di una serie di ondulazioni collinarie.
Stemma
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 maggio 1971.[7]
«D’azzurro, all’obelisco d’argento, cimato da una croce trifogliata d’oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
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